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Regole di illuminazione della mansarda

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L’illuminazione delle mansarde consente di esaltare le potenzialità di questi ambienti così peculiari.

Utilizzabile come stanza da letto, cameretta o studio, la mansarda è un ambiente del tutto peculiare. Con una corretta gestione dei punti luce, è possibile valorizzare ancora di più la funzione scelta per questi ambienti. 

Nei paragrafi che seguono vengono evidenziati alcuni punti di riferimento utili da conoscere nel momento in cui si deve procedere a illuminare una mansarda.

I riferimenti normativi per l’illuminazione mansarde

Tralasciando le questioni legate a stile e design, è bene comprendere che l'illuminazione per mansarda viene regolata da riferimenti normativi specifici. Il Decreto ministeriale Sanità 5 luglio 1975, infatti, identifica il cosiddetto “Fattore medio di luce diurna”, che non deve essere inferiore al 2%; si tratta del rapporto tra la luminosità di un punto interno alla camera e la luminosità di un punto esterno. Il rispetto di tale parametro di norma prevede l’installazione di finestre a bilico o per tetti capaci di assicurare il corretto apporto di luce.

Per garantire il giusto livello di visibilità anche in condizioni di scarsa illuminazione è necessario intervenire con lampade e faretti. Gli approcci sono diversi e cambiano soprattutto a seconda di fattori come l'altezza e l’inclinazione del soffitto, così come la funzione specifica della camera.

Le soluzioni tradizionali: faretti e punti luce incassati

Tra le varie soluzioni di arredo per mansarde, la gestione dell’illuminazione risulta uno dei fattori più legati alla distribuzione degli spazi. Nel caso in cui la gran parte della superficie disponibile sia già occupata da poltrone o pouf, armadi e pareti attrezzate, la strada più percorribile prevede l'installazione di faretti e punti luce incassati. Se posizionati nel modo corretto, gli elementi citati consentono di ottenere la luce di cui si ha bisogno senza per questo registrare l'inevitabile ingombro di lampade e lampadari. Soprattutto nelle mansarde basse, tale espediente può aiutare a risparmiare prezioso spazio, così da poter sfruttare al meglio l’ambiente.

Lampade a terra e abat jour per la camera da letto mansardata

La camera da letto in mansarda ha un fascino particolare. La configurazione spesso compatta può donare un senso di calore e calma che ben si addice al riposo.

Anche in questo caso, l'illuminazione deve tener conto degli arredi presenti nella camera. Le pareti potrebbero essere già occupate (ad esempio con soluzioni come le cabine armadio componibili Febal Casa), e l’installazione di faretti potrebbe risultare difficoltosa per via di vincoli tecnici o architettonici. Nello scenario descritto, è possibile trovare soluzioni alternative che vadano ad esaltare la zona letto.

Scegliendo lampade a terra, ad esempio, si può ottenere un piacevole riflesso luminoso sul soffitto, in modo da ottenere una illuminazione soffusa che può favorire il relax. Il risultato è simile installando abat jour su comodini e comò.

Alternative per l’ufficio in mansarda: lampade smart e strisce LED

Sempre più spesso, la mansarda viene scelta come ambiente per creare un ufficio domestico per lo smart working. L’esigenza è quella di disporre di arredi funzionali come scrivanie e ripiani: in queste occasioni, appare utile scegliere punti luce orientati alla modernità.

Installare strisce LED sui livelli più alti delle librerie da parete, ad esempio, consente di risparmiare spazio e ottenere la luce necessaria. Valorizzare una semplice lampada da tavolo con una lampadina smart permette di impostare il livello di intensità dell’illuminazione, così da lavorare nelle migliori condizioni. Le soluzioni di questo tipo danno modo inoltre di selezionare la tonalità della luce. La regola vuole che per il lavoro e lo studio sia preferibile il bianco freddo, per il riposo e il relax invece è consigliabile il bianco caldo.